Nuova sede estera per GCF

A pristina la branch kosovara del Gruppo Rossi
Apre i battenti a Pristina, la nuova sede estera del Gruppo Rossi. La messa a punto del quartier generale GCF nella capitale del Kosovo è il primo atto operativo che fa seguito alla firma del contratto con cui Infrakos (Kosovo Railways Infrastructure: gestore delle ferrovie) ha affidato alla Generale Costruzioni Ferroviarie il compito di rinnovare una tratta strategica della linea ferroviaria principale del Paese.
La cerimonia di firma del contratto, a inizio febbraio, era stata salutata come “un giorno di festa per il Kosovo” dallo stesso primo ministro Tamush Haradinaji.
In effetti, l’avvio imminente da parte di GCF dei lavori di rinnovamento della linea Fushë Kosovë - Hani i Elezit segna il cambio di passo della politica dei trasporti del Kosovo e il concretizzarsi delle azioni dell’Unione Europea per integrare la regione dei Balcani nelle politiche paneuropee di scambio e di cooperazione economica.
Il progetto di rinnovamento ferroviario della dorsale kosovara – di cui fa parte il lotto 1 assegnato a GCF – si inserisce nel quadro complessivo del progetto “Rail Route 10” che - cofinanziato con prestiti per 39,9 milioni dalla Bers e di 42 milioni dalla Bei – doterà la regione balcanica di un efficiente corridoio ferroviario in grado di spostare le merci dal porto greco del Pireo (su cui sono confluiti ingenti investimenti cinesi) fino al cuore dell’Europa senza essere costretti ad “aggirare” i Balcani ma seguendo un naturale asse di passaggio Nord-Sud.
“L’apertura e l’organizzazione della sede in Kosovo - sottolinea Edoardo Rossi, presidente GCF - è un fondamentale atto preliminare che ci consentirà di gestire al meglio questo importante appalto. L’assegnazione del primo lotto, il più consistente per lunghezza e il più complesso per caratteristiche progettuali, premia la nostra azienda e la qualità esecutiva che abbiamo assicurato in tutti i nostri cantieri italiani ed esteri. Siamo onorati dal fatto che politici ed amministratori del Kosovo si attendano dal nostro lavoro importanti ricadute economiche, sociali e ambientali”.
Sull’asse Nord-Sud Belgrado-Skopje i lavori del lotto aggiudicato da GCF prevedono il rinnovamento integrale di una sezione di 68 chilometri di binario che si sviluppa dalla stazione della capitale Pristina fino ad Hani i Elezit, cittadina al confine della Macedonia, lungo un percorso piuttosto complesso, caratterizzato dalla presenza di 73 scambi, 33 ponti, un sottopasso e 7 gallerie. Nuovo armamento ed elettrificazione permetteranno di elevare la velocità della linea dagli attuali, modesti 70 km/ora fino a 150 chilometri orari.
Altri due lotti provvederanno a completare la dorsale kosovara, proseguendo il rinnovamento lungo i 35 km da Fushë Kosovë a Mitrovicë (lotto 2) e, con il lotto 3, per i restanti 42 chilometri fino al confine con la Serbia.
Per approfondimenti: Con GCF il Kosovo dà il via alla modernizzazione della rete ferroviaria.