Skip to main content
GCF - FER: Elettrificazione Ferrovie Emilia Romagna

Elettrificazione Linee FER, ITALIA

Fer - Ferrovie Emilia Romagna è la società regionale a capitale pubblico che gestisce la rete su cui si muovono treni passeggeri e merci in tutta la Regione: 10 linee, 52 stazioni, 68 fermate distribuite lungo 364 km di binari che incrociano la rete nazionale in 8 punti.

L’intervento di GCF in Emilia si colloca nel quadro degli investimenti effettuati da FER - secondo gestore di infrastruttura ferroviaria per estensione di rete sul territorio italiano - per migliorare i livelli di sicurezza, tecnologia e confort della rete ferroviaria regionale.
In particolare, sull’asse della “transizione ecologica”, tra il 2021 e il 2023 Generale Costruzione Ferroviarie ha provveduto all’elettrificazione delle tre linee del reggiano, per complessivi 80 chilometri di ferrovia, provvedendo nel contempo alla realizzazione di una cabina TE nella stazione di Reggio Emilia, di 2 SSE nelle stazioni di Guastalla e Dinazzano, alla fornitura e posa in opera di 3 sistemi di diagnostica SCADA.

GCF, elettrificazione Ferrovie Emilia Romagna

Elettrificazione Linee Emilia Romagna


FER, elettrificazione linee regionali Emilia Romagna

Emilia Romagna, stazione di Ciano d’Enza. 20 settembre 2021, lunedì. Sullo sfondo di un cielo nuvoloso particolarmente buio si staglia la silhouette di due operai specializzati che, dal cestello giallo dell’autoscala motorizzata, provvedono a fissare il primo ormeggio al portale in acciaio, là dove la ferrovia ha inizio.
Con manovre esperte assicurano agli speciali dispositivi di tensionamento una fune portante in rame di 120 mm2 e due fili di contatto di 100 mm2 in rame e argento che, poco più avanti, sono avvolti sulle grandi bobine di un carro di tesatura frenata. A terra, tra i binari e sui motocarrelli, una ventina di operai in divisa arancione, ognuno intento alle ultime, meticolose operazioni preparatorie.

Una decina di minuti e il locomotore si mette in marcia scandendo il ritmo dei diversi componenti del treno di tesatura. Mezzi e uomini, sincronizzati e con progressione costante, concorrono a tesare la nuova e moderna linea TE: fissando la fune all’isolatore portante delle mensole, assicurando i fili di contatto ai bracci di poligonazione, disponendo con cura e serrando veloci gli innumerevoli “pendini”, i cavetti in rame che - oltre ad assicurare la connessione elettrica tra la corda e i fili - mantengono la linea dei fili di contatto perfettamente orizzontale, a 5,20 m dal piano del ferro.
Poco meno di un’ora e il convoglio prosegue oltre la stazione lasciandosi alle spalle la nuova linea TE.
La prima notte di tesatura della Ciano-Reggio Emilia è qualcosa di più di un primo passo: è l’atto ufficiale con cui anche le linee del reggiano entrano a beneficiare dell’ambizioso programma di elettrificazione delle linee ferroviarie dell’Emilia Romagna.

GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2524
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2533
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2549
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2565
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2728
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2609
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2724
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2708
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2688
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2636

L'elettrificazione delle linee Reggiane

Oggetto dei contratti applicativi aggiudicati a GCF - nel quadro dell’asse “transizione ecologica” - i lavori per la completa elettrificazione delle tre linee reggiane.

Apripista la Reggio Emilia – Ciano d’Enza: 26 chilometri di linea a binario singolo con 4 stazioni e 13 fermate. Attrezzata con circa 800 pali ancorati a blocchi di fondazione in calcestruzzo e attrezzati con mensole in alluminio di tipo Omnia la linea, dopo la tesatura e la fase di collaudo e stress-test, è stata ufficialmente inaugurata il primo aprile 2022 avviando le corse del nuovo elettrotreno ETR 350.

A seguire la Reggio Emilia – Guastalla: 7 stazioni e 9 fermate lungo 31 chilometri di linea a binario singolo, già parzialmente attrezzata per la tratta Reggio – Bagnolo. Circa 700 i pali LSU collocati e attrezzati con mensole Omnia. Tesata e collaudata da metà settembre 2022 ha visto sostituire i vecchi treni diesel con i nuovissimi ETR 350 e POP.

Ultima ad essere elettrificata la Reggio Emilia – Sassuolo, circa 23 chilometri di binario singolo cadenzato da 5 stazioni e 6 fermate. La linea, anch’essa attrezzata con 750 mensole Omnia e tesata nell’estate-autunno 2022, dall’aprile 2023 si è liberata del diesel sostituito dai treni elettrici in tutte le corse giornaliere.

GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2519
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2882
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2688
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2753
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2838
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2829
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2870
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2857
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2873
GCF 202109 TE FER Ciano Reggio 2869

Contestualmente, come da contratto, GCF ha provveduto anche all’elettrificazione di un tratto di 3,5 km della Budrio – Mezzolara, segmento della linea Bologna – Portomaggiore (48 km a binario singolo, già in precedenza elettrificata), intervento effettuato a seguito della sopraelevazione realizzata (tra il torrente Idice e Budrio) per eliminare i preesistenti Passaggi a Livello.

GCF Fer Budrio1
GCF Fer Budrio2
GCF Fer Budrio3
GCF Fer Budrio4

Le opere per l'alimentazione elettrica

Realizzate dal Dipartimento Elettrificazione di GCF, anche, le opere necessarie per l’alimentazione delle linee reggiane: una cabina TE a Reggio Emilia (per l’alimentazione “a sbalzo” della linea per Ciano e per la “doppia alimentazione” delle altre 2 linee) e due sottostazioni elettriche, a Dinazzano e a Guastalla, per assicurare l’alimentazione rispettivamente della Reggio - Sassuolo e della Reggio - Guastalla. Un insieme di apparecchiature che, in pratica, provvedono a prelevare energia elettrica dal Gestore (nella fattispecie ENEL) a trasformarla da 15 kV in corrente alternata a 3kV in corrente continua e, infine, attraverso l’uscita di pali con sezionatori di prima fila, a immetterla nella linea di contatto per l’alimentazione dei treni elettrici.

A Guastalla, l’intervento GCF ha previsto anche il recupero edilizio di un vecchio fabbricato FER che, adibito un tempo dalle Ferrovie Padane ad officina di manutenzione dei treni e in disuso da oltre 20 anni, è stato riadattato con intervento conservativo per ospitare il complesso sistema della SSE - il quadro di media distribuzione, il comparto di trasformazione con i due gruppi da 3,6 mW, i raddrizzatori, le celle filtro e il dipartimento degli alimentatori ne costituiscono le componenti principali.
Tutte le opere per l’alimentazione, cabina Te e SSE - Sottostazioni elettriche, sono state dotate di moderni sistemi di diagnostica SCADA conformi alle Specifiche Tecniche RFI in vigore.

Sottostazione Pan0019 OP2
Sottostazione KR6 1097 LR
Sottostazione KR6 1059
Sottostazione KR6 1085 LR
Sottostazione KR6 1100 LR

FER Guastalla 1096 V
FER Guastalla 1078 V
FER Guastalla 1082 V
FER Guastalla 1083 V
FER Guastalla 1059 V

GCF in video: Elettrificazione linee Emilia Romagna

# 1/3 FER: Tesatura linea Ciano - Reggio Emilia

GCF Elettrificazione: Ciano-Reggio Emilia

# 2/3 FER: cos'è una SSE

GCF Elettrificazione: Guastalla

# 3/3 FER, la sopraelevata Budrio - Mezzolara

GCF Elettrificazione: Budrio - Mezzolara

Elettrificazione Linee FER - Ferrovie Emilia Romagna: Approfondimenti

  • Il Piano dell’Emilia per la sostenibilità delle ferrovie

    Il Piano dell’Emilia per la sostenibilità delle ferrovie

    La Mobilità sostenibile in Emilia Romagna corre sui binari. Grazie ad un poderoso Piano di Investimenti che, messo a punto da Regione e FER, prima ha permesso in due anni di rinnovare completamente la flotta dei treni e di guadagnare il titolo di regione con il parco rotabile più giovane d’Europa; poi, con un Programma regionale dai media definito “una rivoluzione”, ha previsto di investire entro il 2025 ben 325 milioni in interventi infrastrutturali tali da rendere il trasporto ferroviario alternativo al mezzo privato, efficiente, sicuro ed ecologico.
    A tutto vantaggio degli utenti e dell’ambiente.

    “Se vogliamo contrastare gli effetti del cambiamento climatico - aveva sottolineato annunciando il Piano ai Media il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini - abbiamo bisogno di intervenire sulle infrastrutture ferroviarie per renderle più adeguate e sicure. Per questo stiamo investendo: per promuovere sempre più l’uso del mezzo collettivo per i nostri viaggi quotidiani, che siano per il lavoro, lo studio o il tempo libero”.

    Tre sono gli assi su cui si sviluppa il Piano:
    Sicurezza. Prevede interventi per dotare la rete ferroviaria regionale di sistemi di controllo e per la soppressione dei troppi passaggi a livello, causa frequente di incidenti.

    Ricucitura Urbana. Interventi per l’interramento, a Bologna e Ferrara, delle tratte urbane, rispettivamente, delle linee Bologna-Portomaggiore e delle Ferrara-Ravenna e Ferrara-Codigoro.

    Transizione ecologica. Elettrificazione delle linee regionali, con priorità per le tre reggiane che da Reggio Emilia si sviluppano verso Ciano, Sassuolo e Guastalla e, in seconda battuta, delle linee Guastalla-Suzzara, Suzzara-Poggio Rusco e Parma-Guastalla.

  • I Benefici attesi dalla Transizione ecologica.

    I Benefici attesi dalla Transizione ecologica.

    Molti i benefici attesi dalla “transizione ecologica”.

    Intanto il concretizzarsi dell’interoperabilità completa, anche a livello di trazione, tra la rete regionale e quella nazionale.

    In secondo luogo per quanto concerne il Servizio Trasporto Pubblico Locale Ferroviario regionale, indubbi benefici deriveranno dall’impiego di treni elettrici che sono maggiormente performanti in termini di comfort a bordo e di ripresa, peculiarità particolarmente apprezzabile su linee caratterizzate da un’alta densità di stazioni e fermate.

    Inoltre, oltre al miglioramento dei tempi di percorrenza, della qualità del servizio e all’incremento dei passeggeri - il numero dei fruitori del trasporto regionale (circa 45 milioni l’anno) è già in costante crescita, segno del gradimento che un trasporto ferroviario efficiente incontra anche su scala locale - dall’elettrificazione ferroviaria ci si attendono, inoltre, consistenti ricadute ambientali sia in termini di drastiche riduzioni di emissioni inquinanti da parte dei treni elettrici, sia per quanto concerne l’inquinamento acustico; in particolare, la rumorosità prodotta dai treni elettrici in fase di corsa del treno come di manovra a bassa velocità è, a confronto con le emissioni sonore delle motrici diesel, praticamente irrilevante.