GCF in Bosnia: un'opportunità per le imprese locali

GCF in Bosnia: una risorsa per lo sviluppo locale
L'intervista del quotidiano bosniaco Akta al presidente GCF Edoardo Rossi. "Il progetto di ricostruzione della linea Sarajevo-Bradina, così come la maggior parte dei progetti di riabilitazione delle linee ferroviarie esistenti - ha affermato Rossi - non potrà che migliorare le condizioni e la sicurezza sia per i passeggeri che per le merci, rafforzare la direttrice Sarajevo-Mostar e migliorare nel complesso le condizioni ambientali".
Nel gennaio del 2015 GCF, insieme con il partner bosniaco Hering, si è aggiudicata l'appalto pubblico per il rinnovamento della linea Sarajevo-Bradina: un primo lotto di lavori sull'importante direttrice verso Mostar finanziato dalla BERS Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo.
Nell'intervista rilasciata al quotidiano bosniaco il presidente di GCF ha sottolineato l'importanza assegnata dalle politiche europee allo sviluppo del trasporto ferroviario: "Personalmente vedo due grandi sfide. La prima riguarda il mercato dei treni merci all'interno dell'UE. Il Libro bianco del Trasporto europeo ha fissato l'obiettivo di spostare il 30% del traffico merci dalla strada alla rotaia entro il 2030 (il 50% entro il 2050) e questo significa la necessità, ma anche l'opportunità, di creare servizi e infrastrutture affidabili. La seconda sfida sarà collegare i corridoi ferroviari nazionali in un'unica rete transfrontaliera, in modo da assicurare collegamenti veloci, affidabili e sicuri tra le più grandi città d'Europa, senza creare eccessivi costi amministrativi e abbattendo le barriere di mercato. In questo contesto, ci si aspetta che le autorità europee, in particolare ERA (Agenzia Ferroviaria Europea) svolgano un ruolo chiave nella promozione del lavoro in rete e nell'armonizzazione le norme tecniche per l'intero mercato europeo".
L'avvio dei lavori sulla rete ferroviaria Bosniaca ha rappresentato un forte volano di sviluppo per le imprese locali e per l'occupazione. "Sì, è vero - ha confermato al giornalista bosniaco Edoardo Rossi - abbiamo aperto significative opportunità per gli appaltatori locali, e la maggior parte del materiale che utilizziamo lo acquistiamo in loco. E' una nostra consuetudine: quando iniziamo un progetto in un nuovo Paese cerchiamo di conoscere e utilizzare il maggior numero di risorse locali, non solo in termini di forniture ma, anche, per quanto riguarda le risorse umane. Anche in Bosnia stiamo cercando esperti e personale qualificato da inserire nelle nostre squadre e nei nostri cantieri".