La Francia sospende anche i cantieri Suite Rapide

Stop generale per l’emergenza coronavirus.
Anche Suite Rapide deve fare i conti con il Coronavirus. A seguito della dichiarazione di emergenza da parte del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, lunedì sera 16 marzo, in diretta TV, ed in attuazione delle forti limitazioni adottate a scopo di prevenzione del contagio anche i cantieri di punta del rinnovamento ferroviario francese hanno dovuto sospendere la loro attività.
Per entrambi i Lotti 2 e 3 Transalp Renouvellement, raggruppamento di cui è capofila GCF, ha provveduto a fermare i convogli ai box, per la prima volta da anni lasciando inoperosi sui piazzali di stoccaggio i treni di rinnovamento, le risanatrici, le macchine operatrici ad altissima efficienza operativa, mentre tutti gli operai italiani, a bordo di furgoni noleggiati all’uopo - data la sospensione dei voli aerei - hanno attraversato la frontiera per tornare a casa.
Un epilogo che ormai si iniziava a presentire, nonostante da fine febbraio si fossero adottate nei cantieri le misure di “attenzione sanitaria” disposte da SNCF. Distanze di sicurezza, lavaggio frequente delle mani, gestualità idonee al contenimento del contagio via “droplets” in caso di colpi di tosse e starnuti erano ormai entrate a far parte dei comportamenti adottati da tutti gli addetti alle “officine mobili” della Suite Rapide, nella speranza che potessero essere sufficienti.
“Stiamo lavorando a pieno ritmo - aveva dichiarato la scorsa settimana Sabino Carbone dalla Direzione francese di Transalp Renouvellement - su entrambi i fronti del lotto 2 e 3. Anche in Francia, tuttavia, il Coronavirus inizia a destare preoccupazioni e suggerire l’adozione di misure precauzionali e di contrasto. Nei cantieri Suite Rapide abbiamo fatto nostre tutte le misure di sicurezza richieste da SNCF e abbiamo attuato ogni procedura possibile per prevenire il contagio. Non è da escludere però che le decisioni del governo francese, non dissimilmente da quanto successo in Italia, possa comportare repentini cambiamenti di programma”.
Così è stato con il fermo decretato lunedì e che ha “congelato” lo status quo dei due Lotti Suite Rapide: il Lotto 3 che, operativo in Auvergne da inizio gennaio, stava iniziando ad intravvedere la conclusione del cantiere e il Lotto 2 che, con 50 km di binario rinnovato al suo attivo aveva da pochi giorni sostanzialmente chiuso il primo cantiere del 2020 e dall’Occitania si era appena trasferito nell’ Île-de-France dove proprio nella notte di lunedì avrebbe dovuto avviare il secondo cantiere.
I due Lotti Suite Rapide di Gcf-Transalp
Questo, dunque, il punto sui cantieri Suite Rapide, in attesa che rientri l’emergenza Coronavirus.
In Occitania la scorsa settimana il cantiere del Lotto 2 Boussens - Muret, lungo la linea 650 000 Toulouse-Bayonne, ha portato a conclusione i principali lavori di rinnovamento consegnando 50.140 mt di binario rinnovati e 50.153 mt di binario risanato. All’opera, fino a martedì, ancora una rincalzatrice B50 e la profilatrice R21 per la rifinitura finale del binario.
Da Muret, nel frattempo il convoglio composto dal Treno di posa P 95 di proprietà di GCF e dalla risanatrice C75 2C del consorzio Transalp aveva appena raggiunto a Nord le nuove basi operative a Villeneuve-Saint-Georges, MAPO et Montereau-Fault-Yonne dove martedì sono stati messi in sicurezza.
Il programma 2020 prevede la lavorazione della linea 746 000, nella tratta compresa tra Corbeil-Lessonnes e Melun: circa 46 chilometri di ferrovia elettrificata a 1500V e a doppio binario. I lavori, di notte, nelle previsioni avrebbero dovuto durare fino al 18 luglio. Il convoglio Suite Rapide, quando potrà rimettersi in moto, attraverserà il territorio di 8 comuni, incontrando 9 stazioni e numerosi passaggi a livello. Circa 500 gli addetti che si avvicenderanno sul cantiere. Nel complesso saranno movimentati 82.000 tonnellate di ballast, 77.330 traversine in calcestruzzo e 92 km di rotaia.
Per quanto concerne il Lotto 3, invece, il primo cantiere dell’anno si stava occupando della linea 800 000 Givors – Grézan nella tratta da La Voulte a Pont St Esprit: circa 68 km di linea a doppio binario che, oltre a presentare numerose caratteristiche di criticità - stazioni e passaggi a livello, zone a piattaforma multipla, catenaria ad altezza minore di 5 mt, numerose e pericolose sottostazioni di alimentazione,… - aveva comportato l’adozione di particolari misure di sicurezza per la presenza di ben tre “siti Seveso” a La Voulte, dove è presente uno stabilimento chimico, e a Cruas e a Pierrelatte che ospitano due centrali nucleari. Dopo la fermata di lunedì, alcune macchine operatrici (una rincalzatrice B45 e una profilatrice R21) hanno lavorato ancora fino alle 16 di materdì per assicurare la corretta geometria del binario ed il profilo della massicciata, in modo da consentire il normale e consueto traffico merci e passeggeri sulla tratta senza impattare in termini di limitazioni di velocità. Anche per questo cantiere, martedì, si è operato tutto il giorno nei piazzali per la messa in sicurezza dei convogli prima del fermo totale in attesa dell’evolversi della situazione.
Intanto, martedì pomeriggio hanno dovuto rientrare dalla Svizzera anche i due operatori livellisti che erano stati inviati presso la Matisa: avrebbero dovuto seguire ancora per tre settimane - seguendo un protocollo di rigide misure di prevenzione sanitaria - gli interventi di controllo e di riparazione ai quali, presso gli stabilimenti di Crissier e la stazione di Vallorbe, era stata sottoposta la rincalzatrice Matisa B45, trasferita in svizzera ad agosto dopo aver subito danni provocati da atti vandalici.
“Da quando, nel 2013, siamo in Francia con la Suite Rapide – afferma la Direzione GCF, capofila di Transalp Renouvellement – abbiamo affrontato e superato davvero innumerevoli situazioni di difficoltà tecniche e organizzative. È nella nostra natura affrontare le sfide e le complessità. Quella attuale è una situazione di criticità che non era prevedibile, ma riusciremo a superare anche questa, tornando sui binari a fare il nostro lavoro”.