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Italia: in crescita rinnovamento e manutenzione ferroviaria

GCF prima tra le imprese di Armamento ferroviario

L'armamento ferroviario protagonista della ripresa economica

Con 1.556 milioni di euro di aggiudicazioni il segmento dell'Armamento ferroviario - e le imprese di costruzione ferroviaria, GCF in testa - si confermano  in Italia quali protagoniste della ripresa, in uno scenario economico che presenta ancora - anche nel settore delle Costruzioni - segnali piuttosto incerti.
Lo conferma la prima edizione della Classifica che "Edilizia e Territorio" - il settimanale tematico de "Il Sole 24 ore" - ha stilato circa i maxi appalti italiani 2015 nel settore delle costruzioni, sulla base dei dati raccolti da Cresme Servizi Europa.

La classifica delle imprese di Armamento

Per quanto riguarda i lavori di Armamento ferroviario un fortissimo impulso è arrivato nel 2015 dal maxi programma che RFI ha messo a punto per il rinnovamento e la manutenzione dei binari: 13 appalti per oltre un miliardo e mezzo di euro rivolti alle imprese che, in virtù delle loro specializzazioni, rientrano nel selettivo sistema di qualificazione interno di RFI.

In testa alla classifica "ferroviaria" figura  la GCF Generale Costruzioni Ferroviarie SpA , specializzata nel settore dell'armamento ferroviario del rinnovamento e della manutenzione (indicata dal Cresme con due diverse denominazioni, Generale Costruzioni Ferroviare e GCF SpA): quattro le gare vinte, per 433 milioni di euro a base d'asta e 417 netti , di cui due sono maxi-lotti Rfi per la manutenzione dell'armamento (222,9 e 166 milioni).

"Il trend di crescita nel settore dell'Armamento ferroviario - commenta Edoardo Rossi, presidente di GCF - pare confermato anche dai dati del primo bimestre 2016. RFI sta svolgendo un ruolo di forte propulsione, incrementando il numero degli interventi (54 gare, pari a + 285%) e le risorse disponibili: 299 milioni, pari a +57%. E' certamente un buon segnale per l'intero comparto delle costruzioni che, come sottolinea il Cresme, presenta sì segnali di miglioramento, ma ancora molto diversificati e, per quanto concerne in particolar modo l’edilizia, inferiori a quelli registrati a livello europeo".