Ricerca e Innovazione, il futuro di GCF

Crescita e Innovazione nel futuro del Gruppo Rossi

Strategie di sviluppo per il gruppo rossi

Una società in salute, che consolida la crescita e punta decisamente sull’innovazione. Il Gruppo Rossi, nella tradizionale convention annuale, presenta le proprie carte e conferma le strategie di sviluppo che hanno portato GCF e Gefer, le due società specialistiche dell’armamento ferroviario, ai vertici delle classifiche dei Costruttori.

Importanti i numeri che, nella sostanza, convalidano il trend di crescita dello scorso anno, nonostante il momento di forte crisi e stress finanziario che ha investito nell’ultimo semestre l’intero comparto delle costruzioni.

“Il bilancio del 2018 – ha spiegato il Presidente Edoardo Rossisi consolida su 385 milioni, 19 in meno rispetto al 2017 ma si tratta di una flessione fisiologica dovuta alla conclusione di alcune importanti commesse. Lo stesso dicasi per il numero dei dipendenti che, con uno scarto minimo, conferma le oltre 1.000 unità”.
Solido il portafoglio lavori, che conta oltre 1.125 milioni di euro di commesse acquisite, dal 2019 al 2024, in Italia (695 milioni) e all’estero (430), con una netta prevalenza di ordini nel settore dell’Armamento ferroviario – che con 961 milioni continua a far la parte del leone – ma, anche, indubbi segnali di crescita nei segmenti della Trazione Elettrica e, soprattutto del Segnalamento.
Nuovi Paesi esteri si affacciano sulla mappa dei cantieri che GCF avvierà nel 2019 e nuove alleanze strategiche saranno strette o consolidate al fine di competere per l’acquisizione di importanti commesse in mercati o segmenti inediti.
“Un forte impulso – spiega Alessandro Rossi, direttore GCF della Divisione Impianti Tecnologici e Innovazione - il Gruppo sta imprimendo anche agli investimenti in Ricerca e Sviluppo. Nel nostro futuro non ci sarà soltanto l’apertura a nuove tipologie di servizi che abbiamo avviato nell’armamento e nella manutenzione, ma, soprattutto, la messa in opera di alcune importanti innovazioni sviluppate nel Segnalamento: terminate a breve le sperimentazioni sul campo, potranno entrare a pieno regime nel novero delle produzioni più peculiari delle nostre società”.

Tra le novità del 2019, in forte continuità con gli investimenti già avviati negli scorsi anni, il potenziamento della già vigorosa flotta macchine sulla quale poggia la capacità e la possibilità per il Gruppo di gestire numerosi e impegnativi cantieri di costruzione e rinnovamento in Italia e all’estero. Oltre 105 i milioni di euro investiti nel triennio 2015-2018; nei prossimi mesi porteranno sui cantieri GCF altri 2 locomotori da 350 cv, una ulteriore risanatrice Matisa C75, 4 nuove rincalzatrici (due Plasser 09-32-CSM Dynamic, 1 Matisa B66 con carrello e una Matisa B45), una saldatrice Vaiacar, 3 rimorchi semoventi, 1 portale P20, 20 carri ferroviari, 2 Aragosta Vaiacar.

Grandi novità anche per l’Officina ferroviaria Gefer di Novi Ligure dove è stata acquisita una nuova area e verrà presto costruito un capannone da adibire alla manutenzione dei mezzi.

Su questo progetto – sottolinea il presidente Edoardo Rossistiamo investendo davvero molto tempo, soldi e impegno perché riteniamo importantissimo e fondamentale garantire l’assoluta efficienza delle macchine e dei treni che portiamo sui nostri cantieri. La sicurezza per noi è un impegno morale ed etico, prima ancora che un obbligo di legge. Ogni nostro sforzo va e andrà sempre più nella direzione di tutelare quanto più possibile e ad ogni costo la sicurezza di chi lavora con noi”.