Metro Salerno, binari GCF

Aggiudicato da RFI il prolungamento verso l’aeroporto Costa d’Amalfi.
Finanziato anche con fondi del Pnrr è stato aggiudicato da RFI nei giorni scorsi il progetto per il completamento della metropolitana di Salerno. Ad assicurarsi la gara da 170 milioni di euro per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori il raggruppamento d’imprese composto da Eteria Consorzio Stabile Scarl, Rcm Costruzioni, Brancaccio Costruzioni e Gcf - Generale Costruzioni Ferroviarie.
Il progetto, aggiudicato in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è considerato strategico per la mobilità di Salerno e dell’intera area Sud della provincia e, soprattutto, per i collegamenti con il nascente aeroporto Salerno - Costa d’Amalfi.
L’intervento, in particolare, prevede la realizzazione di una linea a semplice binario interamente elettrificata, di lunghezza complessiva pari a circa 9 km, in affiancamento al binario dispari della linea esistente a doppio binario Salerno - Battipaglia. Un tracciato che dalla stazione “Arechi” (punto terminale dell’attuale tratto in esercizio della metropolitana di Salerno) si svilupperà attraversando i territori comunali di Pontecagnano, Faiano e Bellizzi fino all'Aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi” dove sono in corso i lavori d’adeguamento e allungamento della pista oltre ai lavori per l’accesso e la viabilità che circonda lo scalo.
L’attivazione di quattro nuove fermate/stazioni (fermata Ospedale, stazioni di Pontecagnano, S. Antonio e Aeroporto) con i contestuali interventi sulla viabilità, consentirà di potenziare sia i collegamenti con l’ospedale e l’università sia l’accessibilità all’aeroporto Costa d’Amalfi, con la creazione di un’offerta integrata ferro-aria tra lo scalo aeroportuale ed i poli urbani di Salerno e Pontecagnano contribuendo allo sviluppo della mobilità sostenibile e al decongestionamento dell’area urbana di Salerno dal traffico veicolare.
Nell’ambito del Raggruppamento d’imprese aggiudicatario della gara, GCF avrà la responsabilità dei lavori di Armamento, Trazione Elettrica, Sottostazioni Elettriche e Segnalamento, oltre che degli impianti Luce e Forza motrice, Meccanici e Telecomunicazioni.
Binario e TE della nuova tratta
Il progetto di armamento, basato sul tradizionale binario con ballast e rotaie Vignole (a base piana) adotta gli standard più alti impiegato da RFI sulla propria rete ferroviaria.
La massicciata, costituita da una sezione di pietrisco di prima categoria, avrà una configurazione tale da garantire lungo tutto il tracciato uno spessore minimo di ballast sotto il piano d’appoggio delle traverse di35 cm. Sulle traverse monoblocco in C.A.V.P. munite di organi d’attacco di tipo elastico ad elevata resilienza verranno fissate rotaie lunghe 108 mt che, saldate insieme, costituiranno la Lunga Rotaia Saldata.
Nella realizzazione sia di deviate semplici che di comunicazione fra i binari di circolazione del piazzale è previsto infine l’impiego di scambi del tipo 60UNI, configurati secondo i piani di posa ed attrezzati con il sistema di riscaldamento elettrico deviatoi (RED).
Quattro i viadotti ferroviari che, tutti a campata unica, dovranno essere attraversati dal nuovo binario per superare il torrente Fuorni (37 mt circa), il fiume Picentino (45 mt circa), il fiume Asa (45 mt circa) e il torrente Diacoloni (19 mt).
Quanto alle opere TE, la prevista palificata sarà costituita da sostegni a palo del tipo a traliccio attrezzati con sospensioni del tipo a mensola orizzontale tubolare in acciaio oltre che da portali di ormeggio costituiti ognuno da 2 piloni sormontati da trave di ormeggio. I relativi blocchi di fondazione saranno realizzati in conglomerato cementizio armato con impiego di calcestruzzo a “prestazione garantita” con classe minima di resistenza C30. La Linea di Contatto su binario di corsa di piena linea e di stazione/fermata avrà una sezione complessiva pari a 320 mmq (440 mmq per Pontecagnano), ottenuta mediante l’impiego di una corda portante da 120 mm e due fili sagomati da 100 mm.
Di particolare complessità, le opere civili e idrauliche concernenti le stazioni e la connessa viabilità, oltre che gli interventi previsti per gli Impianti Luce e Forza Motrice, gli Impianti meccanici, safety e security.
Tra le “opere a verde”, numerosi gli impianti di nuova vegetazione previsti ai margini dei piazzali di servizio nei pressi di fermate e stazioni, per il ripristino del suolo agricolo interferito dalle aree di cantiere e lungo l’intero tracciato della nuova tratta di metropolitana leggera.
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