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Val di Riga, variante ferroviaria al via

Binario GCF per la variante olimpica della Val di Riga

Icm e GCF per la nuova tratta “olimpica”.

Da Bressanone a Rio Pusteria in soli 9 minuti anziché 26. La Variante Val di Riga con il suo nuovo tracciato a binario singolo di 3,8 chilometri armato da GCF per la Icm, appaltatrice dell’opera da RFI, consentirà ai passeggeri di guadagnare 17 minuti e di evitare il cambio treno sulla tratta da Bolzano alla Val Pusteria.

L’opera del valore ai 138 milioni finanziati anche con fondi Pnrr è compresa tra i progetti previsti nell’ambito delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Permetterà di connettere direttamente la linea San Candido- Fortezza alla direttrice Verona-Brennero con una nuova tratta fra Rio Pusteria e Bressanone. Significativa la riduzione dei tempi: chi da Bressanone vorrà raggiungere San Candido potrà evitare di spingersi fino a Fortezza ed effettuare il cambio treno per San-Candido.
Giudicata strategica fin dal 2015 e sottoposta a severi Studi di Fattibilità (2016) commissionati dalla STA (Strutture di Trasporto Alto Adige) e perfezionato il Progetto Preliminare (2017 – 2019) esaminando le diverse alternative prese in esame, la Variante ha visto approvare il progetto definitivo nel dicembre scorso e, a fine maggio, aggiudicare la gara all’impresa Icm.
A GCF - Generale Costruzioni Ferroviarie competerà la realizzazione dei lavori di armamento ferroviario, trazione elettrica, sottostazioni elettriche, segnalamento di piazzale, telecomunicazioni e degli impianti tecnologici.

Il tracciato della Variante Val di Riga

Il tracciato della variante di Val di Riga, lunga 3,8 km, prevede il distacco dalla linea storica Verona - Brennero (progressiva km 193+621.728) con un allargamento della sede ferroviaria a Nord dell’abitato di Varna ed il proseguimento, parallelamente alla stessa, per un tratto di circa 700 m.

Poi, dopo aver deviato a destra, sottopassa l’autostrada del Brennero A22 e la SS n. 12 in galleria (la cosiddetta “galleria Olimpia”, lunga 796 mt. formata da un tratto naturale e tre artificiali) e sovrappassa la valle del fiume Isarco su un nuovo ponte ad arco alto 70 mt rispetto l’alveo del fiume e lungo 176 mt.

In uscita dal ponte la variante prosegue in affiancamento nord alla Statale della Val Pusteria (SS n. 49) per circa 1300 m fino all’innesto con la linea storica Fortezza - San Candido dove è prevista una galleria che conduce alla nuova fermata di Naz-Sciaves, speculare alla nuova fermata di inizio variante prevista a Varna.

Per quanto concerne l’armamento ferroviario la configurazione tipologica adottata è quella dell’armamento tradizionale su ballast con scartamento a 1435 mm, di corrente impiego in Ferrovie dello Stato. L’infrastruttura ferroviaria sarà composta di componenti elementari “a catalogo FS”: ballast di prima categoria comporrà la massicciata di spessore non inferiore a 0,35 mt; le rotaie a profilo 60E1 in acciaio di qualità R260 e di lunghezza pari a 108 mt. saranno poggiate su traverse in cemento armato precompresso monoblocco tipo RFI-240 complete di organi d’attacco di 1° e 2° livello omologati da RFI.
All’alimentazione della variante provvederanno due Cabine di Trazione Elettrica (TE) costruite ex novo in corrispondenza dell’interconnessione della variante, rispettivamente, con la direttrice Verona-Brennero ( a Varna) e con la linea San-Candido-Fortezza (a Naz-Sciaves).
La Linea di Contatto, del tipo “a catenaria” con sospensioni su mensole orizzontali in alluminio nei tratti allo scoperto, avrà sezioni variabili da 540 mmq (bivio Varna), a 220 mmq (binario di precedenza del Posto di Movimento di Sciaves.

La potenziata cadenza dei treni - ogni 15 minuti tra Bolzano e il Brennero e ogni 30 minuti tra Bolzano e la Val Pusteria – così come le due nuove fermate di Varna e Naz-Sciaves favoriranno un migliore accesso ai servizi ferroviari, migliorandone la regolarità oltre che i tempi di percorrenza.

Per il completamento dell’opera, è stata nominata come Commissaria Straordinaria di Governo Paola Firmi, Vice Direttrice Generale Sviluppo e Standard di RFI.

 In Val di Riga con GCF per la nuova variante ferroviaria